sabato 24 maggio 2014

Mulino





"Sapete quanto ha guadagnato nella fabbrica dei mulini mastro-don Gesualdo? – entrò a dire il notaro a mezza voce in aria di mistero…"
CAP III, pag. 68

"Infine, assicurata la macina sulla piattaforma, si mise a sedere un di un sasso, trafelato, ancora tremante dal batticuore, asciugandosi il sudore col fazzoletto di cotone."
CAP IV, pag. 91

"…Colpa vostra! Ve l’avevo detto! Non sono imprese per noialtri! Sbraitava la sorella incamicia, coi capelli arruffati, una furia tale e quale! Massaro Fortunato, più calmo, approvava la moglie, con un cenno del capo, silenzioso, seduto sulla panchetta, simile a una macina di mulino."
CAP V, pag. 109



Macina di mulino trattasi di una macchina utilizzata per ridurre in polvere, triturare, frantumare, raffinare un corpo solido, pietre calcaree e materiali che venivano principalmente utilizzati in edilizia. Il processo avveniva mediante la rapida rotazione e lo sfregamento di una coppia di mole. Che si distinguono secondo:
-   Abrasivo, in genere di natura sintetica, quali quelli a base di allumina, come l’alundum, di carburi di silicio, come il carborundum, oppure a base d diamante artificiale (mole diamantate)
-   Agglomerante, che può essere a base di silicati, materiai ceramici o vetrosi, resine sintetiche;
-   Grana, cioè la grossezza media dei granuli di abrasivo; è indicata da numeri, quali per esempio 10÷30 (grossa), 30 ÷60 (media), 70÷10 (fine), 150 ÷250 (finissima) e 260÷500 (superfine)
-   Forma, come per esempio le mole a disco, a tazza cilindrica o conica, frontali con incavo (la superficie di contatto è una corona circolare).

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